c'era una volta una fabbrica che...
oggi ti raccontiamo una storia, mettiti comoda/o, immagina di indossare un casco vr,
sei nei panni di un diciasettenne
sei a metà degli anni sessanta, alla radio passa help! dei beatles, appena uscita
la ascolti senza capire le parole ma ti piace il ritmo, va veloce come la tua vita. sei il primo della famiglia che non ha a che fare con le barche, col mare, con l’instabilità. non hai un lavoro semplice, però a fine mese:
sei nato nel momento giusto, nei tuoi anni la fabbrica comincia a dare lavoro a tutta la città, hai preso l’onda, anni 70: ci lavorano 20 mila persone, anni 80: 40 mila, cresta dell’onda, non lo sai ma negli anni novanta da 40 mila si passerà a 15 mila. tu sei fortunato, sei entrato nel momento giusto. sei contento?
tutto va veloce ma qualcosa scricchiola, è come un ronzio che senti ogni volta che acceleri
continui a spingere sull’acceleratore, alzi il volume della radio, sono passati dieci anni, danno una canzone ritmata ma quasi triste
nei dieci precedenti, tra il 1960 e il 1969, nella tua fabbrica sono morti 165 colleghi e si registrano 10mila feriti.
🥶sì, hai capito bene. quello che diventa vapore è un uomo morto mentre lavorava, un tuo collega.
horror vibes, dario argento riempie le sale cinema ma tu hai più paura del tuo lavoro
oppure ti capita di avere uno screzio col tuo capo…
⛓️la palazzina laf
nel 1995, nella fabbrica, viene istituito un reparto confino. la palazzina laf - laminatoio a freddo - è un edificio disadorno dove i lavoratori vengono semplicemente parcheggiati, senza mansioni da svolgere. si parla di più 100 persone. la storia giudiziaria definisce questo come il primo caso di mobbing in italia, con sentenza del 2002 del tribunale di taranto confermata in cassazione nel 2005.
psss, c'è un film con elio germano uscito di recente, si chiama proprio palazzina laf, che parla di questa storia, vedetevelo se vi capita!
torniamo al tuo lavoro: non ci sono solo problemi di mobbing…
2007: una parola comincia a riempire i giornali locali e non. diossina. è stata trovata in un pezzo di formaggio prodotto nei pressi della fabbrica. horror vibes tutto intorno, non più solo dentro la fabbrica. il vociare cresce, tanto che nel 2012 la magistratura della repubblica interviene, apre un’inchiesta, il nome è forte: “ambiente svenduto”.
l'inchiesta poggia su due perizie.
1) la perizia chimica produce una stima degli inquinanti emessi in un anno di ciclo produttivo. svettano le emissioni di anidride carbonica (10milioni di tonnellate), pari a tutto il paraguay; la lista segue: cadmio, arsenico, diossine, idrocarburi policiclici aromatici.
2) la perizia epidemiologica mostra il danno sanitario prodotto dalla fabbrica. in particolare, il dato più significativo è l'incidenza di tumori respiratori e di malattie all'apparato cardiovascolare, che tra i lavoratori è doppia rispetto alla popolazione di riferimento. anche nella popolazione dei quartieri circostanti si riscontra un rischio sanitario più alto rispetto alla comunità nel suo complesso.
quindi?
la magistratura sequestra la fabbrica al gruppo riva (i proprietari), il governo ne assume la gestione, attraverso il commissariamento. gli operai scendono in piazza per il lavoro, gli ambientalisti per l'ambiente, i sindacati vengono contestati, la città intorno ribolle. nel 2016 l’inchiesta diventa un processo.
la fabbrica non può spegnersi, è una questione di interesse nazionale, viene indetta una gara per il suo controllo con vincolo di bonifica. se la aggiudica una multinazionale del settore, arcelormittal, guidata dal multimilionario indiano lakshmi mittal, che nel 2021 partecipa a una joint venture con invitalia, l’agenzia del ministero dell’economia (la fabbrica a questo punto è al 62% privata e al 38% pubblica). sempre nel 2021 arriva l’esito del processo giudiziario che accusa dirigenti, politici e funzionari pubblici di disastro ambientale, corruzione e omissioni di cautele sui luoghi di lavoro.
nel gennaio 2024 i due partner (arcelormittal e invitalia) hanno delle divergenze
l’accordo salta e le bonifiche vengono dimenticate. a settembre dello stesso anno, la corte d'assise d'appello di taranto annulla la sentenza di primo grado. il processo si dovrà rifare a potenza, rischiando che alcuni reati cadano in prescrizione.
nel momento in cui scriviamo, lo stabilimento è tornato a essere controllato totalmente dal governo italiano, impegnato a trovare nuovi investitori privati.
come forse hai intuito la storia in cui ti abbiamo catapultato è una storia vera, di una fabbrica di cui senz’altro hai sentito parlare. l’ilva di taranto, che per decenni è stata l’acciaieria più grande d’europa. nel 2024 apri spoty e:
questa puntata nasce da una ricerca di luca novelli (unimi) in collab con climato e trave. ringraziamo gli intervistati, angelo cogotzi e enzo basile. non ci siamo fermaty alla ricerca.
grazie al sostegno di codici e di ènostra abbiamo progettato tre uscite a tema di cui questa è solo la prima e siamo andaty nelle scuole a portare in giro alcune domande che questa storia ci ha fatto venire in mente.
partiamo dalla prima: tu, che prezzo sei dispost* a pagare per avere un lavoro?
studentesse e studenti ci hanno risposto sotto questo post, chi se la sentiva, e con disegni e testi che ti faremo vedere anche più avanti.
se ti va dicci anche tu cosa ne pensi nei commenti, anzi se lo dici nei commenti lo dici anche a ragazz* che si stanno per affacciare sul mondo del lavoro. può essere d’aiuto. grazie 💙
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