WOAH!
CLIMATO è la newsletter che parla di clima al passato.
parliamo di storia ambientale, di cose che hanno avuto un impatto significativo sull’ambiente e il clima che viviamo oggi.
this week we talk about…
frigoriferi!
ce l’abbiamo tutti! ma se chiedete a chi oggi ha un’ottantina d’anni potrebbe dirvi che loro non ce l’avevano! ma quindi…
🕯️ cosa c’è prima del frigorifero?
varie cose: moscarole (mobiletto con reti che impedivano a mosche e insetti di raggiungere il cibo), ghiacciaie, cantine e varie soluzioni alternative di conservazione che risolvevano il problema del caldo alla radice: essiccazione, fermentazione, sale, conservazione sott’olio, sott’aceto y mucho mas.
psssss. le ghiacciaie iraniane spaccano:
tra le soluzioni più curiose che abbiamo trovato, gli yakhchal, esistono già a partire dal 400 a.c. e l’ultimo yakhchal è stato in funzione fino alla fine degli anni ‘70.
si tratta di una strutture a forma di cupola che protegge un interno sotterraneo dove viene immagazzinato ghiaccio. funzionalità: la forma conica attenua l’impatto del sole e l’areazione è garantita da un foro sulla punta in alto. grazie ad un cemento speciale, chiamato sarooj (composto da argilla, sabbia, albume d’uovo, cenere, calce e lana di montone) si ottengono pareti impermeabili.
⚡⚡ storia lampo della diffusione del frigo
il lampo di genio viene attribuito a ferdinand carré, inventore che nel 1858 brevetta il primo frigorifero ad assorbimento di gas, che usa l’ammoniaca come refrigerante (ps alla fine di questa puntata trovate una chicchetta video che spiega come funziona tecnicamente un frigorifero).
il frigo di carré funziona e vola in uk (nel 1931 in circa 200.000 case inglesi c’è un frigo) e usa (nel 1935 è in un milione e mezzo di case statunitensi).
e da noi? nel 1938 in italia sono presenti soltanto 21.000 frigoriferi e durante tutto il periodo tra le due guerre il frigorifero resta quasi assente dalle case degli italiani soprattutto per motivi economici e per l’inadeguatezza delle case stesse, spesso troppo piccole e senza elettricità.
ma durante gli anni '50 la situazione si ribalta, il frigorifero si diffonde e anzi, è uno dei simboli del miracolo economico italiano. perché? 1) boom economico e cresce la capacità d'acquisto degli italiani; 2) aziende italiane iniziano a progettarne modelli innovativi, 'all'italiana', che rispondono ai bisogni del proprio target di riferimento. infatti il frigorifero modello americano - sul mercato nella prima metà degli anni '50 - era troppo grande e costoso per il consumatore medio italiano. per diffondersi doveva essere più piccolo, consumare meno energia, avere meno funzioni, adattarsi meglio agli spazi domestici delle cucine italiane e alle abitudini di acquisto e di consumo nazionali: ad esempio, la spesa giornaliera piuttosto che settimanale, l'uso di cibi freschi anziché surgelati.
in italia la produzione e l'uso di elettrodomestici prende slancio.
dopo la creazione del mercato comune europeo nel 1958, il tasso di produzione e di esportazione dei frigoriferi e delle lavatrici italiane cresce in modo esponenziale, tanto che durante gli anni '60 aziende come indesit, ignis, candy e zanussi permettono all'italia di attestarsi come uno tra i principali paesi produttori ed esportatori al mondo.
nel 1963, per esempio, si attesta come il principale produttore di frigoriferi in europa, al terzo posto a livello mondiale, dietro a stati uniti e giappone con le esportazioni che coprivano circa la metà della produzione.
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la conquista del freddo
prima che il frigorifero diventi l’elettrodomestico a cui tuttu oggi siamo abituatu si diffondono le centrali frigorifere. sono ad uso dei coltivatori e questo video del 52 ci fa capire benissimo la portata della conquista del freddo.
fa effetto vedere quelle linee animate a fine video che si irradiano dall’italia verso tutto il mondo. la voce dice patriottica ‘i frutti d’italia, nutriti di sole e addolciti dal più mite dei climi, sono apprezzati in tutto il mondo. adesso potranno far valere il loro pregio’.
oggi in quelle parole riconosciamo invece soprattutto le premesse di un’altra cosa a cui siamo abituatissimi, la globalizzazione delle merci.
bye bye or maybe au revoir al chilometro zero.
questa è una delle ragioni indirette per cui il frigorifero c’entra con i cambiamenti che investono i nostri tempi.
è chiaramente un elettrodomestico che ha bisogno, per costruzione e funzionamento, di risorse. ma è anche soprattutto l’invenzione che ha permesso le catene del freddo per cui troviamo prodotti da ovunque nel supermercato sotto casa. generi alimentari attraversano oceani in container refrigerati.
questa cosa ha rivoluzionato le nostre abitudini alimentari, e non a caso il valore di quel mercato è enorme e in crescita:
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scarrellata green di frigo electric-free
kuno. è un vaso in argilla per piante. al suo centro ha uno spazio refrigerato.
il vaso è in argilla ed è formato da due pareti separate da uno strato di sabbia. la sabbia viene bagnata dall’acqua usata per innaffiare una pianta piantata sopra: l’evaporazione dell’acqua attira il calore dalla camera interna rilasciandolo attraverso la porosità dell’argilla. è un fenomeno naturale che tiene bassa la temperatura e raffredda il cibo che è conservato nel nucleo interno. la pianta sopra va regolarmente innaffiata così l’acqua scorre attraverso le pareti e avvia il processo di raffreddamento evaporativo.
il groundfridge. 2 mt di altezza per 3000 lt di capienza, si inserisce in una collinetta di terra.
l’idea è del designer olandese floris schoonderbeek insieme al team fiction factory. la capsula interrata è fatta di un materiale composito fibrorinforzato, con uno strato di circa 10 cm di isolante in poliuretano espanso, qui sotto tutta intera.
bio-robot refrigerator
sembra straight outta un film di fantascienza ma è tutto vero. il bio-robot refrigerator di yuriy dmitriev, designer industriale russo, è un primo prototipo di dispositivo a energia zero. può essere installato in orizzontale, in verticale o anche sul soffitto e non ha un motore ma un gel biopolimerico che utilizza la luminescenza per conservare gli alimenti.
come funziona? Il raffreddamento avviene assorbendo energia termica e irradiandola in una diversa gamma di lunghezze d'onda. questo processo di raffreddamento si traduce nell'emissione di un gel di colore verde lime, inodore e non appiccicoso, che si modella intorno a ciascun articolo creando capsule separate.
al momento è ancora una suggestione, è stato realizzato ma restano dubbi su alcuni aspetti del suo funzionamento, l’idea circola dal 2010, we will see…
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come è fatto un frigorifero?
videino bello che spiega come funziona un frigorifero:
🛸 arrivedercitè 🛸
se ti è piaciuta climato dillo a tuttei!
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